Adoriamo il Signore nella Settimana Santa, ringraziamo il Signore nella Settimana Santa, abbracciamo il Signore nella Settimana Santa
Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato?
Si avvicinava già l'ora nona, sebbene per l'oscurità e la confusione sembrasse essere una notte tenebrosa.
Allora il nostro Salvatore proferì a gran voce la quarta parola dalla croce: «Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?».
Non tutti capirono quantunque Egli avesse parlato nella sua lingua.
Poichè la prima locuzione si esprime in ebraico con i vocaboli "Elì, El", alcuni pensarono che invocasse Elia, mentre altri, beffeggiandolo, dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!».
Il mistero di queste parole fu tanto profondo quanto occulto ai giudei e ai pagani e in esse si trovano i molti significati che i dottori di sacra Scrittura hanno loro conferito.
A me fu rivelato che il suo abbandono non consistette nella separazione della divinità dalla sua santissima umanità, così che cessasse la visione beatifica o si sciogliesse l'unione sostanziale ipostatica, che ebbe fin dall'istante in cui fu concepita per opera dello Spirito Santo nel talamo verginale e mai lasciò.
Questa dottrina è cattolica e vera. È certo che anche l'umanità santissima fu abbandonata dalla divinità nella misura in cui non fu preservata dalla morte e dai dolori dell'acerbissima passione; il Padre, però, non lasciò del tutto il Figlio in quanto prese la difesa del suo onore e lo testimoniò permettendo alle creature di muoversi e di mostrare sentimento nel momento in cui Egli spirò.
Il Signore espresse un altro abbandono attraverso il lamento che sgorgò dal suo immenso affetto verso il genere umano, quello dei reietti e dei dannati.
Se ne dolse nell'ultima ora come aveva fatto nella preghiera nell'orto degli Ulivi, quando la Sua santissima anima si era rattristata fino alla morte; infatti, la sua copiosa ed abbondante redenzione offerta per tutti non sarebbe stata efficace per essi, ed Egli sarebbe stato rifiutato da loro nella beatitudine eterna per la quale li aveva fatti e riscattati.
E poichè tutto ciò avvenne secondo il decreto dell'Onnipotente, Gesù eruppe in questo gemito generato dall'amore e dal dolore, volendo intendere: «Perchè mi hai lasciato senza la compagnia degli empi?».