Spirito di Dio della vita, in questi giorni penso spesso a Giuseppe e a Maria che prendevano in braccio il piccolo Bambino nato da pochi giorni.
Con quanta delicatezza Giuseppe se lo sarà appoggiato al petto… e forse con voce emozionata dalla tenerezza gli avrà cantato la ninna nanna.
Con ancora maggiore tenerezza Maria avrà sollevato il Suo neonato Gesù, portandoselo al petto per allattarlo.
Forse gli avrà parlato dei suoi sogni e di tutto quello che, come Madre del divino amore, le tumultuava nel cuore.
In questo tempo liturgico, Spirito Santo, aiuta anche me a stringere al petto il Bambino Dio in preghiera di contemplazione, e a sentire che Gesù - se mi è permesso il paragone - come carta assorbente che assorbe le macchia di inchiostro, assorbe da me tutte le lacrime amare, i problemi irrisolti, le frustrazioni di quest’anno che volge al termine.
Insegnami, Spirito Santo, a parlare a questo Bambino, fragile neonato e onnipotente; insegnami a raccontargli i miei sogni, i desideri più profondi, le mie paure nascoste.
Spirito Santo, desidero che il Bambino di Betlemme infiammi il mio cuore, mi conceda una nuova effusione della Tua presenza e mi porti la luce, la pace e la gioia di cui ha sete la mia anima.
Amen.
