«Quando dissi ai discepoli: "Andiamo a far felice mia Madre ", avevo dato alla frase un senso più alto di quello che pareva.
Non la felicità di vedermi,
ma di essere Lei l'iniziatrice della mia attività di miracolo e la prima benefattrice dell'umanità.
Ricordatevelo sempre.
Il mio primo miracolo è avvenuto per Maria.
Il primo.
Simbolo che è Maria la chiave del miracolo.
Io non ricuso nulla alla Madre mia, e per sua preghiera anticipo anche il tempo della grazia.
Io conosco mia Madre, la seconda in bontà dopo Dio.
So che farvi grazia è farla felice, poiché è la Tutta Amore.
Ecco perchè dissi, Io che sapevo:
"Andiamo a farla felice". Inoltre ho voluto rendere manifesta la sua potenza al mondo insieme alla mia. Destinata ad essere a Me congiunta nella carne - poichè fummo una carne: Io in Lei, Lei intorno a Me, come petali di giglio intorno al pistillo odoroso e colmo di vita - congiunta a Me nel dolore, poiché fummo sulla croce Io con la carne e Lei col suo spirito, così come il giglio odora e colla corolla e coll'essenza tratta da essa, era giusto fosse congiunta a Me nella potenza che si mostra al mondo.
Dico a voi ciò che dissi a quei convitati:
"Ringraziate Maria.
È per Lei che avete avuto il Padrone del miracolo e che avete le mie grazie, e specie quelle di perdono".
Nè quel miracolo di trasformazione di una specie nell'altra ha più avuto fine.
Le idrie del convito di Cana si vuotarono presto lasciando ebbri gli invitati alle nozze.
La mia Eucarestia empie i calici e le pissidi di tutta la Terra da secoli.
E sino alla fine dei secoli gli affamati, gli esausti, i sitibondi, gli stanchi, gli afflitti, i morenti e quelli che appena cominciano a vivere con ragione, i puri come i penitenti, i malati come i sani, i sacerdoti come i laici, gli uomini d'ogni razza e condizione, sulle vette e nelle pianure, fra le nevi polari e all'equatore, sulle acque e sulle terre, vengono a bere, a mangiare, a nutrirsi, a salvarsi, a vivere del mio Sangue e della mia Carne, di questo Vino dato alla fine del Convito, alle soglie della Redenzione, perchè fosse il Convito perpetuo dello Sposo a chi lo ama e la Redenzione continua dei vostri languori e cadute.
Le nozze di Cana. La trasformazione dell'acqua in vino.
La Cena di Pasqua: la transustanziazione del pane e vino nel mio Corpo e nel mio Sangue.
La prima, a segnare l'inizio della mia missione di trasformazione degli ebrei dell'antico tempo in discepoli del Cristo.
La seconda, a segnare il principio della transustanziazione degli uomini in figli di Dio per la Grazia rivivente in loro.
L'ultimo miracolo dell'Uomo Dio.
Il primo e perpetuo miracolo dell'Amore umanizzato.