La Santissima Trinità | Lode, Onore, Gloria, Adorazione, Venerazione, Riparazione, Benedizione, Ringraziamento, Amore a Te DIO UNO e TRINO |
Si elevi la mia orazione come l’incenso al tuo cospetto 22 aprile 1943 |
Oh! se gli uomini sapessero ancora volgersi a Me che sono la salvezza! 23 aprile 1943 |
Alleluia! Gloria a Te, Maestro e Dio, che ci salvi col Tuo dolore e ci dai per via di salute l’Amore! 24 aprile 1943 |
Te ne addolori? Io pure. Poveri bimbi! I pargoli che Io amavo tanto e che devono morire così! 1 maggio 1943 |
Sono contenta di aver pregato e di pregare, così, per l’unità delle Chiese 10 maggio 1943 |
Non giudicare. Tu non puoi sapere nulla. Vi sono cose che Io permetto. Ve ne sono altre che Io provoco. E nessuna è senza scopo 13 maggio 1943 |
Ma dopo il Calvario viene sempre il Paradiso 14 maggio 1943 |
Una sola cosa è necessaria all‘uomo: il regno dello spirito dove Io sono, il Regno di Dio 19 maggio 1943 |
Compresi che bisogna esser buoni e portare altri ad esserlo, non per nostra gioia ma per "fare cortesia" a Gesù. 21 maggio 1943 |
Se le potessi far vedere quello che provo! Capisco, in certi momenti, come si possa morire d’amore 22 maggio 1943 |
Gesù come Maestro ha insegnato alla scrittrice la potenza del silenzio e come Medico l'ha sanata da tutti i difetti stringendosela al Cuore. se la vedrà sempre volonterosa e umile, cntinuerà ad operare in lei con amre di Padre ma anche di Madre. Lei, che ha ricevuto tutto da Gesù, non si stanchi di amarlo. 28 maggio 1943 |
Non per proprio merito la scrittrice è sensibile alle più piccole mancanze, ma perchè Gesù è in lei, che ha il solo merito di volersi tenere unita a Lui. I peccati mortali sono massi, i veniali e le imperfezioni sono polvere che solo Dio vede: l'anima ragionevole la vede attraverso l'amore, che è come il suo microscopio. La scrittrice si nutra di Gesù per essere sempre più degna di Lui, si afferri alla Croce e preghi. Stia in pace e non cerchi di conoscere il futuro, che le viene nascosto per misericordia...... 31 maggio 1943 |
Beato chi sa dire Ave Maria con amore riverenziale e lasciandosi purificare da questo saluto, detto con vero spirito 3 settembre 1943 |
Il saluto dell'angelo a Maria Piena di Grazia è rivolto anche a noi, perchè riceviamo continuamente le attenzioni divine;, ma non trova in noi la rispondenza che trovò in Lei, che aumentava la vigilanza sulle proprie virtù pur sapendo di essere favorita e protetta da DIO 4 settembre 1943 |
I Signore è con te: non solo con Maria ma con ogni anima che non si allontani da Lui cedendo al Tentatore 5 settembre 1943 |
Benedetta tu fra tutte le donne è Colei la cui perfezione testimonia l'amore di DIO nel creare il mondo e il super-amore di DIO per l'uomo nel dargli il Redentore per mezzo di Maria 6 settembre 1943 |
Benedetto il frutto del tuo seno è l'attestazione di una gloria che costò a Maria, chiamata ad essere Corredentrice, un dolore che superò la beatitudine fin dal monento del suo fiat 7 settembre 1943 |
Nella festa di S. Croce, Gesù vuole rivelare alla scrittrice di aver sparso il Suo Sangue nel Getsemani per santficare la campagna, nel Tempio per le future case di Dio e i suoi ministri, nel Sinedrio per la scienza, nel palazzo di Erode per i re della terra, nel pretorio per le autorità e il loro potere, sui soldati flagellatori per infondere nelle milizie il senso di umanità, sulle vie della Città per santificare il popolo che spesso vi commette il male. Se gran parte di quel sangue fu sparso inutilmente, le ultime gocce si Esso, raccolte sul velo verginale della dolorosissima Madre, non saranno perdute e saranno
il gonfalone di Cristo nel giorno del Giudizio. 14 settembre 1943 |
L'invocazione di pregare per noi ora e nell'ora della morte che rivolgiamo alla Madre, fa riscontro al liberaci dal male detto al Padre 8 novembre 1943 |
L'incredulità, una delle maggiori piaghe del nostro tempo, porta a discutere e a cavillare, a negare la potenza di Dio e la possibilità del miracolo. Bisogna abbassare l'orgoglio per poter permettere allo spirito di salire. Dio è Padre che compatisce e perdona se vede in noi soltanto la retta intenzione; ma è proprio questa che a noi manca, e perciò non avremo la vera pace. Chi non ha Dio in sè perisce. ---La scrittrice vede Maria Ss., vestita di nero e afflitta, che in un giardino devastato raccoglie fiori spezzati e scansa col piede quelli piegati nel fango. La Madonna le spiega che i primi sono i sacerdoti martiri e i secondi sono i sacerdoti corrotti; e invita la scrittrice a pregare e soffrire per gli uni e per gli altri. 17 dicembre 1943 |